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08 dicembre 2011

Calendario dell'Avvento - Adventskalender - 8 Dezember

La premiata ditta Loison sbarca a Merano con i suoi famosi panettoni.


Sorpresa sorpresa!! In una vetrina piena di dolciumi meranesi, fanno bella mostra di sè i panettoni del mastro fornaio pasticciere Dario Loison, vicentino doc, già fornitore ufficiale dei magazzini Harrod's di Londra. Tra pan pepato, Zelten e Christstollen le belle ed eleganti confezioni dei panettoni e dei pandori di produzione vicentina non sfigurano affatto.
Presso la fabbrica della famiglia Loison, la scelta dei panettoni è ampia, con o senza canditi, per celiaci e diabetici, tutto burro e farciti. Noi che abitiamo a poche centinaia di metri in linea d'aria dalla ditta Loison, respiriamo le dolci fragranze già molte settimane prima del periodo natalizio. Ora non resta che affondare i denti nelle soffici fette e ... sognare un morbido e dolce Natale.

12 aprile 2011

Così si combatte il fango

Saviano nella libreria Galla

Giovedì sera in Piazza Castello eravamo più di tremila (3000) ad ascoltare Roberto Saviano.
Presso la Libreria Galla, Saviano ha presentato il suo ultimo libro "Vieni via con me", edito da Feltrinelli, in cui lo scrittore ha raccolto, ampliandole, le sue riflessioni, riportando i suoi monologhi andati in onda nella trasmissione omonima di Rai3 condotta da Fabio Fazio.

Una letio magistralis sulla censura, sull'omertà che la macchina del fango opera su tutti noi, sull'importanza di non infilare la testa nella sabbia, sulla necessità di parlare, leggere e diffondere la legge della libertà di pensiero opinione e parola. Uno squarcio rivelatore sui meccanismi che regolano la censura, in maniera subdola ma legale.
3000 giovanissimi, studenti, ragazzi, eccezionalmente bassa la media di età dei presenti, tenuto conto che la notizia era stata diffusa solo il giorno prima dal quotidiano locale, e dal solito passa parola di amici e sostenitori.

Sul maxischermo posto in piazza, la sua figura abbarbicata su uno sgabello di legno, il suo inconfondibile tic, grattarsi la testa, che a suo dire lo renderebbe poco telegenico, chiuso tra le mura della libreria, per ovvi motivi di sicurezza, infaticabile si è concesso alla fine alle centinaia di lettori in fila ordinata, in attesa di un suo autografo sul libro, fin oltre l'una di notte.
Chi non è riuscito ad avvicinarlo, come me, si è comunque portato a casa un regalo immenso: il miracolo di tutti quei giovani in piazza, presenti, partecipi, attenti, "complici", altro che i "bamboccioni" che il governo accusa di lassismo e superficialità.

Fabio Fazio e Roberto Saviano
Grazie Roberto, per il tuo coraggio, per la tua presenza costante, infaticabile, generosa. Grazie dal più profondo del mio cuore.


Stasera a Perugia un nuovo incontro con Roberto, qui di seguito riporto l'inizio e la fine dell'articolo pubblicato stamattina sul quotidiano La Repubblica.

Che cos'è la macchina del fango? È delegittimazione, attacco personale, screditamento attraverso il gossip, gogna pubblica di fatti privati come un calzino color turchese o una vecchia foto di vacanze su una spiaggia nudista. È un sistema semplice e antico che funziona talmente bene da diventare regola: chi si pone contro il governo o certi poteri, finirà infangato.
...

Per ogni denuncia, per ogni critica, per ogni gesto di coraggio, per ogni resistenza, sai già cosa ti capiterà per cui senza paura dinanzi al "tutti facciamo schifo" risponderei come risposero i ragazzi di Locri alla bestialità ndranghetista: e ora infangateci tutti.

Così si combatte il fango

13 luglio 2010

Festa dell'acqua. Wasserfest. Fête de l'eau

FESTA PER L’ACQUA 12 LUGLIO: CORTEO E SPETTACOLO AL PARCO DELLA PACE MARCO PAOLINI E LUCA BASSANESE

Lunedì 12 luglio si torna in piazza a Vicenza: corteo con partenza alle ore 20.00 dalle scuole di Via Prati e arrivo al Parco della Pace, all’interno del Dal Molin, dove sul palco si esibiranno per la Festa dell’acqua Luca Bassanese e Marco Paolini.

A organizzare l’iniziativa è il Forum Acqua Bene Comune di Vicenza che, in questi mesi, ha visto tante realtà cittadine lavorare insieme per la difesa di un bene comune. Tema della serata, infatti, sarà l’acqua e la difesa della falda acquifera che scorre sotto al Dal Molin e che, a causa del cantiere statunitense, rischia di essere devastata.

Un corteo che denuncerà le falsità delle relazioni tecniche redatte per approvare il cantiere statunitense e fondate su dati falsi e incompleti: gli stessi redattori ne avevano concluso che, per conoscere gli effetti del cantiere sulla falda, servirebbero studi e rilevazioni approfondite e queste mancanze sono state denunciate durante il convegno organizzato dal Forum lo scorso giugno.

La campagna referendaria ha visto oltre un milione di cittadini firmare in tutta Italia, mentre nel vicentino le firme sono state più di ventimila; l’iniziativa di lunedì vuole valorizzare questo percorso che vede nell’acqua un elemento vitale.Ancora una volta Vicenza potrà godere della presenza gratuita di Luca Bassanese e di Marco Paolini che, dal palco, regaleranno i propri spettacoli alla cittadinanza. In particolare, Marco Paolini porterà in scena “Bisogna [La pellagra via sms]”. La manifestazione si concluderà in un luogo simbolo della città, il Parco della Pace, che rappresenta non solo simbolicamente lo spazio di contrapposizione alla militarizzazione e alla devastazione del territorio vicentino.

Forum Provinciale Acqua Bene Comune


BISOGNA (la pellagra via sms)


Recital di Marco Paolini
Durata: 115’ circa


“La cultura non è buon tempo, non sta in una laurea in un cassetto, né su uno scaffale di libri chiusi, non è merce per turisti, digestiva o esotica. Non è un settore dell’economia, non è nemmeno una una tantum come un condono. Allora cos’è? In Veneto è come la campagna, qualcosa di cui ogni tanto ci si sgionfa di ciacole e poi ci si dimentica per fare finanza con i terreni. A curare l’orto, il proprio orto, son bravi tutti, certo, bisogna! Ma non basta mica. Voglio parlare di futuro, di paesaggio e di servitù di passaggio.”

Marco Paolini

Montag 12 Juli ist man auf der Straße gegangen: ein musikalischer lustiger Umzug hat zur Verteidigung des Wasser demonstriert. Auf der Friedenpark waren Marco Paolini und Luca Bassanese aud die Bühne.
Wasser und Grundwasser, die Gemeinwohl sind, ins Zerstörungsgefahr sind weil sie unter dem Flugplatz „Dal Molin“ in Vicenza fliessen, wo eine militärische US-amerikanisce Baustelle im Bau ist.
Hunderte von Menschen haben friedlich gegen Wasserausnutzung demonstriert. Schalgwort war: Wasser wird nicht im Flasche geboren!!! Mehr als ein Million Italiener hat eine Umfrage gegen die Wasserprivatisierung schon unterschreibt, und nur in Vicenza mehr als 20.000.

Lundi 12 juillet on a protesté contre la mauvaise exploitation de l'eau: un joyeux cortège  s'est défilé jusqu'à la Place de la Paix où l'acteur Marco Paolini et le chanteur Luca Bassanesi ont étè animateurs de la fête.
L'eau et les nappes sont des èléments vitales pour la societé. Au dessous del 'aéroport "Dal Molin" à Vicenza il y a en une qui est en train d'être endommagé par un chantier de l'armée nordaméricaine.
Par centaines  ont manifesté sous le slogan: l'eau ne naît pas du tout dans la bouteille. Par millions ont déjà signé un referendum contre la privatisation de l'eau, et notamment plus de 20.000 à Vicenza.

Marco Paolini
Dal Molin
Luca Bassanese

10 giugno 2010

Ortigara, Ortigara! Ventimila siam partiti, ventimila siamo morti

Quest'anno in occasione del 2 giugno (Festa della Repubblica) abbiamo scelto di trascorrere la giornata onorando la memoria di chi ha perso la vita per la nostra patria, siamo andati sul Monte Ortigara.
Il Monte Ortigara è una montagna delle Alpi alta 2.105 m. (la cima prima della Grande Guerra era più alta di ben 8 metri: si è abbassata a causa dei continui bombardamenti che la videro teatro di sanguinosissime battaglie). È situato al confine fra Veneto e Trentino-Alto Adige, nella parte settentrionale dell'Altopiano di Asiago.

Fu teatro di una terribile battaglia (per avere un'idea della violenza degli attacchi che qui si svolsero, si pensi che gli austriaci consumarono, in sola mezza giornata, 200 tonnellate di munizioni), nota appunto come Battaglia dell'Ortigara, durante la Prima Guerra Mondiale, fra il 10 e il 29 giugno 1917, che vide protagonisti 22 battaglioni alpini nel tentativo della conquista del monte occupato dalla prima linea austroungarica.
Il Monte fu da allora chiamato "calvario degli Alpini"; nel settembre 1920 vi si tenne la prima Adunata nazionale degli Alpini in modo spontaneo, che vide circa 2000 persone confluire sulla cima per deporvi una colonna mozza a memoria dei caduti, recante la scritta "Per non dimenticare".

Ortigara ist ein Berg 2105 Meter hoch in den Alpen (Der Höhepunkt vor dem Ersten Weltkrieg war höher als 8 Meter ist wegen der ständigen Bombenangriffe, die der Schauplatz blutiger Kämpfe sahen gefallen). Es ist an der Grenze zwischen Venetien und Trentino-Alto Adige, im Norden zentralen Hochebene von Asiago.
Es war der Schauplatz eines schrecklichen Schlacht (um eine Vorstellung von der Heftigkeit der Angriffe, die hier stattgefunden haben bekommen, man soll denken, dass die Österreicher durch nur einen halben Tag , 200 Tonnen Munition wurfen), bekannt als die Ortigara Schlacht, während des Ersten Weltkrieg, zwischen 10 und 29 Juni 1917, wo der  von 22 Bataillonen Alpini Versuch der Eroberung des Berges durch die österreichisch-ungarische Front. Der Berg wurde damals "Alpini Kalvarienberg" so genannt ; im September 1920 hielt man dort das erste spontan Alpini National Zusammenkunft, das etwa 2000 Menschen konvergieren auf dem Gipfel zu einer zerbrochenen Säule zur Erinnerung an die Gefallenen, der Aufschrift "Nicht zu vergessen" lag sah.

E' il luogo più frequentato dell'Altopiano di Asiago.
Lasciata l'auto a Piazzale Lozze, alla fine della carrozzabile che proviene da Gallio, abbiamo iniziato il percorso risalendo il sentiero che porta a Cima Caldiera, attraversando trincee, postazioni di guerra e resti di accampamenti, ancora ben visibili e intensamente emozionanti. Con calma ci siamo inoltrati in un mondo fatto di vento e silenzio, scrutando con attenzione ogni anfratto alla ricerca di nuove testimonianze.

Tra la neve ancora presente a tratti, nei versanti in ombra o tra rocce e vecchi tronchi abbattuti, la primavera si fa ammirare nel suo splendore come questo gruppo di Anemoni Primaverili (Pulsatilla vernalis) e di Erica, e i prati ancora brulli dal gelo invernale sono tappezzati dalle Soldanelle Alpine. 
Il disgelo mette a nudo anche molti resti minori ma non meno suggestivi della Grande Guerra: filo spinato, gamelle, proiettili, che spesso vengono accumulati dagli escursionisti al riparo di piccoli gruppi di sassi.   
 
Il sentiero è agevole, e senza fatica raggiungiamo la cima che come una balconata si affaccia sulla tristemente nota Valle dell'Agnella, al centro della cosiddetta "Terra di nessuno" dove, in un'inutile resistenza ad oltranza, ordinata dai generali italiani e durata dal 10 al 30 giugno, perirono, oltre 23 mila uomini, di cui 13 mila gravarono solo sui 22 battaglioni alpini impiegati sull'Ortigara.
Una campana ed una colonna mozzata poste a ricordo dei caduti italiani segnano la cima della montagna. Il silenzio intorno viene rotto dal suono del battacchio che agito per annunciare il nostro arrivo e improvvisamente mi si riempiono di lacrime gli occhi.



Il cielo minaccioso ci suggerisce di rientrare, con passo spedito, ancora pieni della commozione che sempre stringe il cuore di chi sale all'Ortigara, ci incamminiamo sul sentiero che ci riporterà alla macchina. Quasi come un arrivederci una marmotta fischia salutandoci dal bordo della sua tana, dove probabilmente riparati dalle intemperie sonnecchiano i cuccioli venuti al mondo poche settimane fa.