17 gennaio 2012

Agro Mafia: Truffe DOC

La “Agro mafia” incassa miliardi

Tradotto da CLAUDIA MARRUCCELLI
Pubblicato l'8 gennaio 2012 su News.de

La squisita bresaola fatta con carne di manzo proveniente dall’Uruguay, la cara mozzarella contiene ormoni della crescita e l’olio d’oliva “italiano” DOC è adulterato. La “Agro Mafia”, così viene chiamata la criminalità organizzata che opera in Italia nel campo degli alimentari, guadagna miliardi su miliardi.
Rapporto Eurispes sull'Agro Mafia
Stando agli studi delle associazioni dei consumatori e ai blitz delle autorità nel paese famoso per le sue specialità culinarie, la lista sarebbe molto più lunga: i “tipici” spaghetti italiani non arrivano dall’Italia, bensì da altri paesi, dove produrli costa meno, così come i fragranti biscotti che vengono prodotti con olio lubrificante e sui giornali compaiono sempre più spesso titoloni dedicati allo scandalo del vino edulcorato.
Il famoso quotidiano Corriere della Sera in un articolo pubblicato sul bilancio delle truffe della criminalità ha parlato di „attentato alimentare al Made in Italy “: sarebbe quindi in corso una “Truffa DOC” truffa a denominazione d’origine garantita, se si tiene conto che un terzo degli articoli alimentari messi in vendita come “italiani” viene prodotto con materie prime provenienti da altri paesi dell’area mediterranea. Alcuni scienziati in collaborazione con l’associazione della Coldiretti ha reso pubblico un corposo studio di numerose pagine.
Non si tratta solo della recente vicenda della „mozzarella blu“ contaminata da batteri e venduta a Frosinone, ma soprattutto del prezioso olio di oliva, il genuino “olio extra vergine d’oliva” spremuto a freddo di cui si decantano le virtuose qualità.


Questo è il caso pubblicato dal quotidiano romano „La Repubblica“ che ha scoperto, che oli „a basso costo“ provenienti dalla Tunisia, dalla Grecia, dalla Spagna o anche dal Marocco vengono miscelati a quello italiano spacciandoli quindi per italiani DOC.
„Mentre nelle tasche di dieci imprenditori che avevano creato un cartello economico, finivano 5 miliardi di euro all’anno, sulle tavole degli italiani finiva la truffa”, concludeva il giornale. La polizia di frontiera, la forestale e la finanza stanno ancora indagando, per stroncare questo affare d’oro.


Il rapporto della Coldiretti rivela a chiare cifre il volume d’affari dell’“Agro Mafia“ che si aggira per almeno 12.5 miliardi all’anno. E questa è solo una minima parte del fatturato di circa 220 miliardi di euro, che secondo le stime dell’Istituto Eurispes, la cosiddetta “Mafia AG” produce in Italia.
Organizzazioni mafiose come la Camorra, la ‚Ndrangheta e Cosa Nostra hanno creato una vera e propria „grande holding finanziaria“ in Italia, soprattutto nel settore agroalimentare che riguarda i prodotti di origine italiana, in cui gli investimenti illeciti della Mafia prendono sempre più piede accanto a quelli “normali”.
Chiaramente, proprio in tempo di crisi il consumatore che sta attento al prezzo finisce per accettare chi, pur di appagare la propria sete di denaro, offre per un paio di euro olio d’oliva spacciandolo per genuino nei supermercati.
E’ un settore, che le autorità osservano con molta attenzione. “Si tratta del bene di tutti, che riguarda tutti e che tutti siamo tenuti a difendere” ricorda Carmelo Maiorca del movimento Slowfood della Sicilia. Meglio acquistare direttamente dal produttore allora?

1 commento:

Wienermädel + Co ha detto...

Das ist schlimm und schadet der Sache, wir kaufen sehr gerne italienische Produkte wie viele andere auch und vertrauten bisher in die Qualität. Ich glaube auch weiterhin, dass mein Lieferant - ein Biobetrieb in der Toscana - vertrauenswürdig ist, hoffentlich :-))
Liebe Grüsse aus Wien