16 gennaio 2012

Nuovi orizzonti per salvare i risparmi.

Cassaforte sotto la piscina, casa a Berlino

I risparmiatori italiani svuotano i conti in banca

Di Kathrin Jone
Pubblicato su N-TV il 04 gennaio 2012
Tradotto da Claudia Marruccelli

A causa del perdurare della crisi economica i Greci temono per i loro risparmi, quindi sempre più frequentemente chiudono i propri depositi bancari. Le banche cercano di attirarli con tassi da record, ma per i Greci la cassaforte di casa, collocata persino sotto la piscina, sembra essere la soluzione più sicura. Di fronte alle conseguenze della bancarotta anche in Italia serpeggia la paura. L’italiano però preferisce portare i suoi soldi in Germania.


Cassette di sicurezza in banca
 Si salvi chi può. Questo è questa la parola d’ordine tra la maggior parte dei risparmiatori in Grecia e in Italia. Le notizie quotidiane sulla crisi economica e nel contempo le incerte oscillazioni degli istituti di credito fanno talmente paura, da spingerli a ritirare dalle banche i propri soldi per metterli al sicuro. I libretti di risparmio, anche se aperti in una banca straniera, non fanno più per loro. Piuttosto chiedono di affittare una cassetta di sicurezza o piccole casseforti da tenere in casa, in cui tenere i soldi prima di portarli all’estero. La fantasia non ha limiti. „Un cliente mi ha persino raccontato, che si è costruito una cassaforte sotto la piscina“ riferisce un banchiere di Atene.
La paura più grande in Grecia è quella di rimanere con le spalle al muro. Per evitare la bancarotta, il paese spera di ottenere finanziamenti internazionali per 130 miliardi di euro. Senza questa nuova iniezione di liquidi  rischiano essere tagliati fuori dalla zona euro, ha ammesso questa settimana il governo.

Cassetta di sicurezza caslinga

Paure tangibili
Se crolla il paese, crollano anche le sue banche. Nel frattempo non sono solo i miliardari ad esserne convinti, ma anche il ceto medio e i piccoli risparmiatori. I depositi dei clienti sono diminuiti drasticamente negli ultimi cinque anni, e proprio il bisogno di finanziamenti delle banche potrebbe nuovamente aggravare la situazione. Alcuni istituti quindi tentano di invogliare i clienti offrendo loro interessi persino fino al 7 percento, ma inutilmente.
Molto quotate sono le valute estere, come il franco svizzero, il dollaro australiano o la corona norvegese e naturalmente l’oro. Tutte queste, insieme ai pochi euro rimasti finiscono un po’ dovunque nelle casseforti. “Il numero delle cassette di sicurezza a nolo è aumentato di cinque volte in un anno” racconta un banchiere a quattr’occhi.
Berlino

Grosso impegno dell’Italia
Anche negli italiani, si riduce la speranza che lo stato, oppresso dagli elevatissimi debiti, possa presto finalmente riprendersi. La terza potenza economica dell’eurozona deve ottenere entro quest’anno 450 miliardi di euro dai mercati per potersi risollevarsi economicamente. Una compito estremamente gravoso secondo gli esperti della finanzia ed i politici. Inoltre gli investitori avevano preteso dal paese tassi sempre più elevati, non ritenendo credibili le promesse di riforme del governo.
Nella ricerca di altre fonti di investimento i risparmiatori italiani hanno preferenze diverse rispetto ai greci: tentano di far maggior fortuna sul mercato immobiliare tedesco, che è tra i più stabili in Europa. Secondo gli agenti immobiliari è soprattutto nel mercato delle abitazioni a Berlino, che si riversano gli investitori tra cui sempre più privati italiani: pensionati, medici, registi, architetti e insegnanti. Piazze come Londra sono troppo care per le loro tasche, quindi sbirciano nella più conveniente Berlino, dove un appartamentino si può comprare per meno di 100.000 euro.
Interno di un appartamento in vendita a Berlino

„Italiani in massa“
„Le vendite sono arrivate alle stelle negli ultimi due mesi“ dice Federico Racca dell’Agenzia Berlino Immobiliare. Solo nella prima settimana di dicembre l’azienda ha venduto 50 immobili, l’equivalente delle venvendite di un mese intero. „Arrivano in massa“ confessa anche Annalisa Fornara della piccola Agenzia m2Square a Berlino. „Interi settori del mercato sono nelle mani degli italiani“.
Le banche di Milano, di Bologna e di altre grandi città tentano di minimizzare. Sono tutti d’accordo nell’affermare che la clientela bancaria italiana non è calata affatto così drasticamente come in Grecia. La recessione dall’anno scorso si attesta sul 4 percento ed è dovuta anche all’aumento del costo della vita, alla diminuzione delle rendite e non per ultimo dagli acquisti di Natale. I media hanno contribuito enormemente con le loro cronache a rendere più insicuri i clienti, si lamenta il manager di una grande azienda amministrativa. “Per il momento riesco ancora a mantenere la mia clientela. Però mentre prima mi ci volevano solo dieci minuti per spiegare la situazione, oggi ho bisogno di parecchie ore di colloqui per chiarire loro tutto”.

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