Visualizzazione post con etichetta Primavera. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Primavera. Mostra tutti i post

06 maggio 2011



Wanderlied

Chi non è felice quando arriva maggio? Fuori è tutto verde e ritorna il caldo. Maggio è di nuovo qui! C’è più di un buon motivo per festeggiare!
La Maifest (festa del mese di maggio) ha origini molto antiche ed è ancora oggi molto viva. Ogni regione festeggia a modo suo. Già la vigilia del 1° maggio  viene addobbato il Maibaum, in genere un tronco di betulla, o di abete rosso in cima al quale viene collocata una ruota adornata di nastri colorati a cui vengono appesi vari oggetti simbolo: il Brezel (classico pane intrecciato) simbolo dei panettieri; le forbici dei sarti; le asce dei falegnami, ecc. Talvolta ci sono anche immagini di animali come il bue, l’asino, il cavallo, la pecora ed gli animali da cortile.
Una volta completato il Maibaum si festeggia, nei paesini e nelle cittadine ha luogo il „Tanz in den Mai“ il ballo di maggio. Si balla e si festeggia fino a sera. Un po' come da noi il classico Concerto del Primo Maggio a Roma.
Purtroppo Sempre meno persone prendono parte a queste manifestazioni, piuttosto le famiglie preferiscono fare delle gite fuoriporta o delle belle passeggiate in campagna. In alcune zone si organizzano cortei in costume o feste con musica. E se la sera si ha ancora voglia di stare assieme viene offerta la Maibowle, una bevanda a base di vino e spumante con fragole, albicocche e Waldmeister (asperula una pianta aromatica che cresce spontanea nei boschi).

Maibowle
Testo della Wanderlied "Der Mai ist gekommen!"
2. Herr Vater; Frau Mutter; daß Gott euch behüt'! Wer weiß, wo in der Ferne mein Glück mir noch blüht ; es gibt so manche Straße, da nimmer ich marschiert, es gibt so manchen Wein, den ich nimmer noch probiert.
Papà , mamma che Dio vi protegga! Chissà se in futuro avrò ancora fortuna; ci sono ancora tante strade da percorrere, c’è ancora tanto vino, da assaggiare.
3. Frisch auf drum, frisch auf drum im hellen Sonnenstrahl, wohl über die Berge, wohl durch das tiefe Tal! Die Quellen erklingen, die Bäume rauschen all; mein Herz ist wie 'ne Lerche und stimmet ein mit Schall.
Salve a te, Salve a te, salutano tutt’intorno i luminosi raggi di sole, sui monti e nelle valli. I ruscelli gorgogliano, frusciano le foglie sugli alberi; il mio cuore cinguetta e canta come un’allodola.
4. Und find' ich keine Herberg' , so lieg ich zur Nacht wohl unterm blauen Himmel: die Sterne halten Wacht; im Winde die Linde, die rauscht mich ein gemach , es küsset in der Frühe das Morgenrot mich wach.
E non riesco a trovare un riparo, così trascorro volentieri la notte sotto al cielo blu: le stelle vegliano, ondeggiano i tigli al vento, mormorando piano su di me, il sole rosso all’alba da lontano mi bacia.
5. O Wandern, o Wandern, du freie Burschenlust ! Da wehet Gottes Odem so frisch in der Brust; da singet und jauchzet das Herz zum Himmelszelt; wie bist du doch so schon, o du weite, weite Welt!
Vagabondare, Girovagare, che voglia di stare assieme! Il soffio divino riempie l’animo; il cuore canta e giubila sotto alal volta celeste, che bello là fuori il vasto mondo!

Questa Wanderlied molto nota in Germania fu scritta da Emanuel Geibel (1815 - 1884), la melodia è tratta da una musica popolare boema.



04 aprile 2011

Spensierato viaggio - Frische Fahrt


E’ la descrizione del risveglio della natura. È ancora buoi e la natura è avvolta ancora dalle tenebre. Lentamente le ombre si dissolvono e i primi raggi di sole fanno capolino. E’ come se la mano di Dio passando sul paesaggio lo riportasse a nuova vita, dai monti alle valli.
Il poeta descrive il tranquillo sorgere del sole in un tripudio di colori. E’ un continuo intrecciarsi di ombre, luci e colori. Anche l’allodola si libra cantando salutando il sole nascente. Il sole con i suoi primi raggi si imbeve del profumo della natura fin giù negli abissi, nei fiumi che si gettano dai monti, fino al mare. Tutt’intorno è un quadro variopinto.

Eichendorff, come in molte delle sue poesie, crea dei legami tra la natura e la volontà divina.

Spensierato viaggio

Mite affluisce l’aria azzurrina,
deve essere proprio primavera!
Nel bosco risuona il corno di caccia,
chiaro sembiante di occhi coraggiosi,
e il tumulto sempre più variopinto
si trasforma in una fiume magicamente selvaggio,
laggiù nel bel mondo ti attira,

il saluto di questa corrente!

Ed io non riesco a resistere!
Il vento mi sospinge lontano da voi,
sul fiume voglio andare,
beatamente accecato dallo scintillio!
Mille voci invitanti risuonano,
l’aurora lassù fiammeggia,
Forza! Non mi interessa,
dove il viaggio si conclude.


Das ist die Beschreibung des aufwachenden Morgens. Es ist noch halbdunkel und die Natur liegt in der ersten Strahlen der Sonne leuchten auf. Es ist als ob Gottes hand streichend di Natur zum neuen leben aufweckt, von den Höhen bis in die Täler. Der Dichter beschreibt das langsame Aufgehen der Sonne in einem prächtigen Farbenspiel. Es ist ein ständiges Bewegen zwischen Schatten und Farben und Licht.

Auch die Lerchen erheben sich zum Morgengesang und begrüssen den neuen Tag. Die Sonne mit ihren ersten hellen Strahlen versenkt sich in den Duft der Natur bis hinein in die Täler, die sich von den Bergen herabziehen, bis zum fernen Meer. Ringsum ein himmlisches farbiges Malen.
Eichendorff, wie in vielen seiner Gedichten, stellt auch hier wieder mit grossem Feingefühl einen Zusammenhang her, zwischen der Natur und dem göttlichen Wohlwollen.

Laue Luft kommt blau geflossen,
Frühling, Frühling soll es sein!
Waldwärts Hörnerklang geschossen,
Mut’ger Augen lichter Schein,
Und das Wirren bunt und bunter
Wird ein magisch wilder Fluß,
In die schöne Welt hinunter
Lockt dich dieses Stromes Gruß.

Und ich mag mich nicht bewahren!
Weit von Euch treibt mich der Wind,
Auf dem Strome will ich fahren,
Von dem Glanze selig blind!
Tausend Stimmen lockend schlagen,
Hoch Aurora flammend weht,
Fahre zu! ich mag nicht fragen,
Wo die Fahrt zu Ende geht!

Joseph Freiherr von Eichendorff