18 aprile 2012

Quello che il governo non dice

Pubblico volentieri un articolo pubblicato in Germania sul sito tedesco del  Movimento di Solidarietà per il Diritto dei Cittadini, tradotto da una carissima amica, che riguarda un argomento tenuto "stranamente" ai margini della pubblica informazione.

In Italia mobilitazione contro l'ESM


14 aprile 2012
 Traduzione di Cristina Bianchi

Manifestazione pubblica di BüSo in Germania

La settimana prossima al parlamento italiano cominceranno le consultazioni sull'ESM. Un gruppo guidato dall'attivista siciliana Lidia Undiemi, con il sostegno della pubblicazione online "Wall Street Italia", conduce una campagna extraparlamentare contro l'ESM. I deputati saranno interpellati con una mozione parlamentare. MOVISOL, l'organizzazione italiana sorella della Bürgerrechtbewegung Solidarität (Movimento di Solidarietà per il Diritto dei Cittadini, n.d.t.), appoggia la mozione partecipando alla mobilitazione. Lidia Undiemi è un esponente di spicco del partito socialliberale IDV (Italia dei Valori - Lista Di Pietro).

Lidia Undiemi a Wall Street Journal
Nella mozione si legge, tra le altre cose: "C'è un rischio elevato che la sovranità sia ceduta ad una organizzazione finanziaria, seguita da un'ondata di politiche di austerity che si ripercuoterà sui cittadini." La mozione chiede "un dibattito pubblico sulla convenzione ESM e che venga posta fine alla politica di austerità introducendo misure di protezione per l'economia reale. Inoltre sostiene che dovrebbero essere gli stessi speculatori corrotti a pagare il prezzo della crisi. Si chiedono anche maggiori chiarimenti sulle misure atte ad evitare una scalata dell'ESM da parte della criminalità organizzata, considerato che l'ESM non è penalmente perseguibile e non può essere citato in giudizio.


Il 12 aprile l'ex ministro dell'economia italiano Giulio Tremonti ha attaccato sul "Corriere della Sera" il governo tecnico di Monti. Nel corso dell'intervista Tremonti ha chiesto la separazione tra banche e politiche di investimento. Ha attaccato la macchina pompasoldi della Banca Centrale Europea, che in Italia aveva fatto precipitare solo pochi giorni fa le spese per il rifinanziamento. Ma con questo metodo si curano solo i sintomi, dice Tremonti, non la malattia vera e propria. " E' come se si volesse curare un alcolizzato con l'alcol." Tremonti ha attaccato la brutale "riforma" delle pensioni del governo Monti e ha chiesto che "il potere dominante nella comunità finanziaria" venga interrotto. " Le banche produttive, che raccolgono i risparmi dei privati, per finanziare imprese, famiglie e comuni, devono essere separate dalle banche speculative che giocano d'azzardo nel casinò della finanza. Queste ultime, se vogliono, devono mettere in gioco il proprio denaro, e non mettere a rischio quello pubblico, come è stato fino ad ora, cioè i soldi nostri. E in ultimo si deve finalmente vietare questa follia dei contratti derivati speculativi.

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