11 luglio 2011

Logge massoniche ieri e oggi

La loge «P4», un gouvernement de l’ombre en Italie ?
La loggia « P4 » un governo ombra in Italia ?

Articolo pubblicato su Libération il 24/06/2011
Di  ERIC JOZSEF
Tradotto da Claudia Marruccelli

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Ministri implicati, militari indagati, uomini d’affari e giornalisti contattati [perchè a conoscenza dei fatti ndt]. L’Italia rilancia lo scandalo della « P2 », la loggia massonica « Propaganda 2 » fondata nel periodo della guerra fredda dall’ex fascista Licio Gelli, che aveva tentato di manipolare con personaggi infiltrati le istituzioni democratiche della penisola.

Due magistrati napoletani hanno eseguito indagini su personaggi influenti, accusandoli di aver recuperato informazioni segrete per informare personalità del governo, ma anche per esercitare una forma di ricatto nei confronti di imprenditori e finanzieri. La loggia « P4 » così avrebbe costituito, secondo gli inquirenti, « un sistema criminale illegale e illegittimo con metodi operativi tipici delle organizzazioni mafiose ».

Al centro dell’inchiesta Alfonso Papa, ex magistrato ora deputato della corrente berlusconiano, un sottoufficiale dei carabinieri, e soprattutto il lobbysta Luigi Bisignani. Ex membro della P2, quest’ultimo era stato già condannato per tangenti agli inizi degli anni ‘90 nel quadro dell’operazione « Mani pulite ». Nel dossier napoletano, Bisignani appariva come uomo di riferimento per i dirigenti delle reti RAI così come per parecchi ministri, tra cui Gianni Letta, sottosegretario di stato alla presidenza del Consiglio e vera eminenza grigia del Cavaliere. « Lo tenevo al corrente sulle inchieste che potevano riguardarlo » avrebbe dichiarato Luigi Bisignani ai magistrati.

Luigi Bisignani
Per una parte della stampa italiana, l’inchiesta rivelerebbe una vera rete occulta che, dietro le quinte, avrebbe tirato le fila delle nomine, delle decisioni, degli appalti. « Il governo dell’ombra, era gestito da Luigi Bisignani» così ha scritto ieri il quotidiano progressista La Repubblica. « Bisignani è accusato di corruzione, concussione e violazione del segreto d’istruttorio, ma non di costituzione di associazione segreta » fa notare tuttavia una persona a conoscenza del dossier. Un modo di realtivizzare i confronti con la P2.

L’inchiesta fa intravedere soprattutto il misero quadro di potere durante il governo di Silvio Berlusconi, con i suoi prebendi, le sue vigliaccate e i suoi opportunismi. Con il « Rubygate », lo stivale aveva scoperto che il Cavaliere aveva « il culo flaccido ». Attraverso le intercettazioni napoletane, saprà dalla voce del ministro all’ambiente che « Silvio sfortunatamente non è intelligente ».

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