18 luglio 2011

Gli effetti della immigrazione sul mercato del lavoro.

I benefici dell’immigrazione - Les bienfaits de l'immigration

di Eric Le Boucher
Pubblicato in Francia il  26 aprile 2011
Traduzione di Claudia Marruccelli
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Secondo gli studi di alcuni economisti l’immigrazione non causa né disoccupazione, né degrado dei conti pubblici.

Poco a poco, a causa della rassegnazione dei partiti politici al governo, l’immigrazione prende un’aria negativa. Gli immigrati sarebbero responsabili della disoccupazione e della stasi delle retribuzioni. Non sarebbe più soltanto necessario controllare l’immigrazione, ma fermarla, così come ha chiesto Claude Guèant [Ministro degli interni francese ndT] subito criticato aspramente, in verità, da Christine Lagarde [Ministro dell’economia, dell’Industria e dell’Impiego francese ndT]). Ad un anno dalle elezioni, non è “propagandistico” tentare di tirare le somme dei benefici dell’apertura delle frontiere. Nessun politico, uomo o donna che sia, si fa avanti, e il Fronte Nazionale impone la sua ideologia xenofoba.

Eppure l’immigrazione è molto utile, in America, in Europa e anche in Francia. Fin da Adam Smith, gli economisti sono per tradizione degli strenui difensori dell’ingresso dei migranti sul mercato del lavoro. Tutte le indagini statistiche ne confermano i vantaggi.

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