16 luglio 2010

Voto di fiducia al Senato, vote de confiance au Sénat.

Berlusconi ottiene la fiducia al senato sulla manovra di austerità.


Il governo di Silvio Berlusconi ha ottenuto, giovedì la fiducia al Senato sulla manovra di austerità che ora dovrà essere approvata dalla camera a fine luglio. Il governo ha ottenuto 170 voti a favore, contro 136 senatori che hanno votato contro.

La manovra di austerità di 24.9 miliardi di euro distribuita tra il 2011 e il 2012 prevede il congelamento per tre anni degli stipendi dei dipendenti pubblici, una riduzione del 10% del budget dei ministeri, una consistente riduzione dei finanziamenti agli enti pubblici locali e un rafforzamento della lotta contro l’evasione fiscale. Definito “un atto di coraggio” da Silvio Berlusconi, il ricorso alla fiducia – sistema spesso utilizzato dal governo – mira ad assicurare l’approvazione di questa legge finanziaria senza incidenti di percorso e a rimettere ordine nelle fila della maggioranza di destra. Il governo ricorrerà ugualmente la fiducia alla Camera.

Scontento dei presidenti delle regioni

Questa manovra di austerità suscita il malcontento dei presidenti delle regioni, sia di destra che di sinistra. Secondo le regioni, il risparmio di 8.5 miliardi di euro che sono loro imposti e che rappresentano quasi la metà del taglio della spesa pubblica prevista nel quadro di questa manovra non premetterà di assicurare certi servizi alla popolazione in materia sociale o dei trasporti. Queste reclamano che i tagli siano suddivisi più equamente tra lo stato e gli enti locali, ma il governo ha respinto le richieste.

La manovra finanziaria dovrebbe permettere a Roma di riportare il deficit pubblico al 2.7% del PIL nel 2012 contro il 5.30% nel 2009 per rinforzare i mercati, mentre l’Italia ha uno dei debiti pubblici più elevati del mondo che arriva a 118.4% del PIL quest’anno.

Le Point.fr

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