In breve - “giornata del silenzio” dei mezzi d’informazione italiani
I giornalisti italiani hanno aderito ieri ad una “giornata del silenzio” , con uno sciopero integrale dei giornali, radio e televisione, per protestare contro il progetto di legge del governo di Silvio Berlusconi che limita le intercettazioni telefoniche e la loro pubblicazione.
Per la federazione nazionale stampa che ha definito questa “la giornata del silenzio”, si tratta di “un gesto simbolico per dimostrare il silenzio che la legge imporrebbe”. Dalle 7 di ieri, i collegamenti con le agenzie d’informazione si sono fermati e i siti Internet dei quotidiani hanno sospeso gli aggiornamenti. Le emittenti che danno notizie 24 su 24 si sono limitati a tre edizioni ridotte. La maggior parte delle testate a grande tiratura, come il Corriere della Sera, la Repubblica o la Stampa non erano presenti nelle edicole. Tranne Il Giornale, quotidiano di destra di proprietà del fratello di Silvio Berlusconi. Il progetto di legge approvato dal Senato il 10 giugno e deve essere ancora approvato dalla Camera, prevede fino a 2 mesi di detenzione ed un’ammenda fino a 464 700 euro per i giornali che diffondono gli ascolti o le registrazioni audio e video effettuate nel corso di una inchiesta giudiziaria
http://www.ledevoir.com/international/europe/292347/en-bref-journee-du-silence-dans-les-medias-italiens
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