06 gennaio 2013

Università algerine allo sfacelo. Reportage da un campus universitario femminile in Algeria

Une Observatrice dénonce les conditions de vie dans un campus universitairepour filles en Algérie

By Zahra Ameur on 04/01/2013 - 16:14
Traduzione di Claudia Marruccelli

Per studiare a Bordj Bou Arreridj in Algeria, meglio non essere deboli di stomaco. Una studentessa franco-algerina ha inviato a France 24 le foto dell’università della città che mostrano lo stato fatiscente del dormitorio e delle mense,  lanciando l'allarme sulle condizioni di studio delle studentesse algerine. 


I bagni

Nel mese di settembre 2011, un'esplosione causata da una fuga di gas nell’università di Tlemcen aveva ucciso sette studenti e sollevato il problema delle condizioni di degrado di alcuni istituti scolastici algerini. Il governo aveva allora deciso di creare una commissione nazionale sulla sicurezza nelle università e promosso un’azione di risanamento dei campus.
Lo stato dei locali e la mancanza di privacy nei dormitori universitari affollatissimi, sono certamente un fattore che spiega perché uno studente algerino su due dice di voler continuare gli studi all'estero. Al termine dei loro studi, tra il 30 e il 35% dei giovani laureati sono disoccupati, cosa che li spinge comunque a espatriare.
Zahra Ameur è una studentessa franco-algerina che vive in Francia. Ha anche pubblicato le foto dell'Università di Bordj Bou Arreridj sul suo blog. Era in vacanza nella regione lo scorso novembre e ha voluto vedere come fosse una facoltà algerina.
E’ riuscita ad entrare nel college approfittando degli scarsi controlli di inizio d’anno quando tutte le ragazze non hanno ancora i documenti studenteschi. Tutto è sporco negli edifici: ci sono perdite d’acqua nei bagni e i corridoi sono tutti sporchi. E la cosa peggiore è che sono stati costruiti tre anni fa! Non ha mai incontrato donne delle pulizie per tutto il tempo in cui ha soggiornato nel campus. [Problemi analoghi di pulizia sono stati confermati in una università ad Algeri da un rappresentante di un sindacato studentesco contattato da FRANCE 24]. Avrebbe dovuto rimanere una settimana con delle amiche nel campus femminile, ma non è riuscita a sopportare le condizioni di scarsa igiene per più di tre giorni.

Le camere da letto

Le docce funzionano solo due giorni alla settimana. Le studentesse vivono in camere di 10m ², dove ci sono due letti, un armadio, un tavolo, e spesso fino a quattro persone a dormire su materassi stesi sul pavimento. Quando hanno la possibilità o tramite conoscenze, riescono a ritrovarsi nella stessa stanza tra amiche. Nel frattempo, ci sono camere libere nel dormitorio maschile, in un altro edificio [è vietata la promiscuità in questa università].
Dopo il calar della notte, non hanno il permesso di uscire, a differenza dei ragazzi. Non hanno accesso a Internet e pochissima libertà. In genere molte di loro fanno tutto il possibile per tornare a casa propria nel fine settimana e, a volte anche durante la settimana, perché non ne possono più.
Alla mensa universitaria, è ancora peggio: i tavoli non vengono puliti, non si vedono cucine e i piatti vengono serviti senza posate. Non ci sono tovaglioli di carta, non c'è acqua o bevande. Durante il suo soggiorno, hanno servito lo stesso 'piatto forte' per tre giorni. La maggior parte delle persone non mangia alla mensa, anche se un pasto costa solo 10 dinari (10 centesimi).
Allora le ragazze vanno a mangiare fuori, fanno scorta di dolci e merendine o vanno a mangiare nei fast food [anche gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Orano si erano lamentati delo stato della loro mensa].

La mensa

Qualche mese fa, una ragazza è stata schiaffeggiata da un dipendente della mensa, e questo ha causato la rivolta  contro le condizioni di vita delle studentesse che hanno manifestato chiedendo maggiore rispetto e migliori condizioni igienico-sanitarie. Ma non è durata a lungo. La maggior parte delle ragazze sono fataliste e accettano la situazione rassegnandosi.
E’ davvero una cattiva immagine dell’università algerina, e non si capisce perché uno Stato che rifà le strade di Algeri per accogliere il presidente francese non sia in grado di assumere personale per la pulizia delle strutture scolastiche.



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