20 dicembre 2010

19 Dicembre: O Tannenbaum

Tra le tante consuetudini natalizie quella legata all'albero di Natale (Tannenbaum) è una lunga tradizione.
Nel medioevo nella stagione invernale era abitudine tenere in casa rami di abeti o piante sempreverdi: la scelta cadeva spesso sul vischio, agrifoglio, tasso, pino o abete. La forza di queste piante di un bel verde acceso, nonostante il rigore invernale, era vista come la speranza di una nuova vita. esse venivano usate accanto alle candele come simbolo della luce primaverile che ritorna.

L'albero di Natale così come lo vediamo oggi ha fatto ingresso nelle case dei nobili prima della fine del 16° secolo, poi si è diffuso anche nelle case della gente semplice. I primi addobbi dell'albero di Natale furono, mele, datteri, noci e Brezeln (pane intrecciato tipico dell'Alto Adige e della Germania). A Natale i bambini potevano infine saccheggiare questo albero, tutto da mangiare (Fressbaum). Con il tempo si è cominciato ad adornare l'albero con sfere di vetro e candeline. La stella in cima ricorda la cometa sulla stalla di Betlemme. I colori simboli sono il verde e il rosso:
verde è segno di speranza e fiducia e il rosso indica il sangue di Gesù, versato per salvare il mondo.



All'abete usato come albero di Natale, è stata dedicata una notissima canzone, in origine scritta da August Zarnack (1777 - 1827) sulla base di un'antica melodia popolare della Slesia, riarmonizzata, come oggi la conosciamo, nel 1824 da Ernst Anschütz. Il tema della canzone è la devozione.
"O abete, le tue foglie sono sempre verdi, non solo in estate, anche in inverno quando nevica.
O abete come mi piaci, nessun albero mi ha fatto più felice di te a Natale." 

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