SüdTirol online: Umfrage: „95 Prozent der Südtiroler wollen keine Italiener sein“
In occasione del 90esimo anniversario dell’annessione dell’Alto Adige all’Italia il 10 ottobre 1920, il “Gruppo di lavoro per l’autodeterminazione” – di cui tra l’altro fanno parte trasversalmente molti rappresentanti regionali e il comandante degli Schützen Paul Bacher – ha presentato i risultati di un sondaggio sull’identità degli altoatesini.
Il sondaggio, commissionato all’istituto Apollis di Bolzano, è stato presentato lunedì nel corso di una conferenza stampa. Si basa su 617 telefonate fatte ad aventi diritto al voto residenti in provincia di Bolzano. „Il risultato non poteva essere più evidente: il 95% degli altoatesini non si sente Italiano“ hanno dichiarato alla conferenza stampa. Quindi dopo 90 anni, l’esperimento dell’Alto Adige in Italia, è definitivamente ed esplicitamente fallito
Il fatto che il 95% degli altoatesini dichiari di non sentirsi italiano, rispecchia una evoluzione del ricordo di una propria identità tirolese, che in questi ultimi anni è diventata sempre più evidente. „In particolare è rilevante il fatto che il 90% dei giovani non si identifica con l’Italia, appare quindi prevedibile che il futuro dell’Alto Adige non sia legato all’Italia”, chiariscono i rappresentanti del gruppo di lavoro.
Secondo il sondaggio in cima alla classifica si colloca la Val Pusteria con il 97%, la Val Venosta con il 98% e la Alta Valle Isarco con il 100% degli intervistati, che dichiarano di non sentirsi italiani.
Il risultato di questa indagine smentisce tutti quelli che affermano pedissequamente, che temi come l’autodeterminazione e la doppia cittadinanza non sono più attuali, poiché la maggioranza degli altoatesini nel frattempo si sente comunque italiana.
„E’ esattamente il contrario. Praticamente nessuno in Alto Adige si sente italiano, mentre il legame con l’identità tirolese della regione rimane immutato anche dopo 90 anni di separazione. Per l’Italia questo è un bilanci catastrofico, che porta con sé immancabili strascichi politici. Nessun paese subisce imposizioni alla lunga, se è abitato da una popolazione che non ha nulla a che fare con quello stato. Non c’è nessun motivo, per cui si possa giustificare la permanenza dell’Alto Adige in Italia” è stato dichiarato durante la conferenza
Considerato il risultato di questo sondaggio il mondo politico non si può sottrarre alla responsabilità che riguarda la questione del futuro della regione e tramite gli adempimenti del diritto all’autodeterminazione perseguire un futuro dell’Alto Adige senza Italia.
Materia d’indagine e campione
La popolazione a cui è stata rivolta l’indagine è composta dagli aventi diritto al voto residenti in provincia di Bolzano. Gli indirizzi sono stati sorteggiati a caso tramite i locali elenchi telefonici.
Tra il 30 agosto e l’8 settembre 2010 sono state realizzate circa 617 interviste telefoniche a singole persone, di cui 454 appartenenti al gruppo linguistico tedesco e ladino, 163 al gruppo linguistico italiano.
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