Der Spiegel: Flüchtlinge legen Flughafen auf Sardinien lahm
Rivolta in Sardegna: Immigrati clandestini evadono da un centro di prima accoglienza della Sardegna e occupano la pista dell’aeroporto di Cagliari. L’attività dello scalo è stata sospesa per parecchie ore.
Cagliari – I profughi dapprima hanno devastato/distrutto il centro di prima accoglienza della Sardegna, poi sono scappati [dirigendosi] sulla pista dello scalo di Cagliari. All’interno dell’aeroporto è seguita una rissa tra i passeggeri inferociti e componenti dell’associazione umanitaria a sostegno dei profughi. L’aeroporto è rimasto chiuso per parecchie ore per motivi di sicurezza, hanno dichiarato i media italiani. Numerosi voli sono stati di conseguenza soppressi. Secondo la polizia da 50 a 100 immigrati hanno preso parte ai disordini.
Nel centro di prima accoglienza sardo nelle settimane scorse erano già accaduti ripetutamente disordini. [Nella struttura] sono trattenuti soprattutto Algerini, sbarcati sull’isola e in attesa di procedimento di asilo.
La Sardegna così come il Salento sono sempre più punto di riferimento per gli sbarchi di clandestini. “I mercanti umani si sono organizzati diversamente e ora sfruttano rotte nuove e più pericolose, ha dichiarato alla fine di agosto la Caritas italiana nel suo recente rapporto sull’immigrazione. Tutto nasce dalla collaborazione tra il governo di Silvio Berlusconi e la Libia, con la intercettazione dei migranti diretti verso la Sicilia, già al largo delle acque del Mediterraneo, e respinti immediatamente verso l’Africa.
La sommossa in Sardegna è il risultato della errata politica migratoria/sull’immigrazione da parte del governo, critica il PD partito dell’opposizione.
Secondo il ministero degli interni il centro di prima accoglienza nei pressi dell’aeroporto di Cagliari può contenere 220 posti letto. Nelle settimane precedenti era stato già più volte teatro di piccoli scontri/tafferugli.
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