04 agosto 2010

"Die Ausländer sind erpressbar" “Gli stranieri sono ricattabili”


"Die Ausländer sind erpressbar"  
“Gli stranieri sono ricattabili”

Nino La Mattina ha lavorato da decenni con i migranti a Catania, la seconda città della Sicilia. Con il (quotidiano austriaco) Standard parla della politica italiana sull’immigrazione e sulle condizioni di vita dei migranti.

Lei conosce la politica italiana sull’immigrazione dal punto di vista pratico. In cosa consiste il suo lavoro con i migranti?

Ho lavorato nell’ufficio di collocamento e tra gli altri era uno dei miei compiti, evadere e approvare le domande di ingresso nel paese. Se qualcuno vuole venire a lavorare in Italia dall’estero, deve presentare all’ufficio del lavoro una richiesta, e se viene approvata, in seguito le formalità saranno espletate presso la Polizia. Spesso arrivano in Italia persone per ricongiungimento al nucleo familiare, gli stranieri che vivono qui devono innanzitutto garantire il sostentamento del parente immigrato.

Ed è così che molte persone arrivano illegalmente via mare in Italia. Le immagini delle imbarcazioni sovraffollate hanno fatto il giro del mondo.

La Mattina: Si l’isola di Lampedusa è famosa in tutto il mondo, poiché molti rifugiati vi hanno perso la vita, nel tentativo, di raggiungere l’Italia. Questo ha riempito le prime pagine dei giornali. In realtà i clandestini in Italia, non arrivano solo via mare, ma anche dal Nord. C’erano rumeni e polacchi, che erano clandestini ancor prima dell’ingresso in Europa. Negli ultimi anni si sono aggiunti anche i Cinesi che non arrivano con le navi. Di questo siamo a conoscenza, poiché ogni due anni c’è la legalizzazione. Questa manovra giuridica è detta “sanatoria” e permette a chi vive illegalmente, la possibilità di legalizzare il proprio status in Italia.

Com’è la situazione lavorativa degli stranieri in Sicilia?

Qui c’è una specie di suddivisione etnica. I Cinesi gestiscono negozi economici, i Senegalesi si occupano della manutenzione stradale, così come i Pakistani e quelli che provengono dal Bangladesh. I mauritani invece lavorano per la maggior parte come addetti alle pulizie, uomini e donne rumeni ed albanesi sono occupati in gran numero nell’edilizia. Un contratto di lavoro è la condizione (primaria ) per il permesso di soggiorno in Italia.

Gli stranieri nel mercato del lavoro sono trattati molto peggio degli italiani?

Non direi. Anche gli italiani hanno difficoltà nel mercato del lavoro e lavorano spesso in cattive condizioni. La differenza consiste solo nel fatto che gli stranieri sono ricattabili, poiché hanno bisogno subito del permesso di soggiorno per (ottenere) un contratto di lavoro. I datori di lavoro se ne approfittano. Può accadere che, venga richiesta una somma di denaro come percentuale, però poi in seguito viene modificata (aumentata) dal datore di lavoro. Lo straniero è costretto ad accettare, non ha scelta. Tuttavia attualmente in Italia è difficile per tutti trovare un buon lavoro. Ci sono però anche altre forme di sfruttamento da parte dei datori di lavoro, che riguardano solo gli stranieri, che si trovano in situazioni disperate, in particolare quando vengono impiegati nelle campagne come forza lavoro a buon mercato per esempio lavorare per 15 euro al giorno.

Stranieri e criminalità: è un argomento (importante) in Italia?

Si, ma considerate le condizioni di vita della maggior parte degli stranieri non ci si deve meravigliare, se molti sono costretti (a cedere) alla criminalità. Circa il 40 percento delle persone in carcere sono stranieri. Una volta l’immigrazione era un problema sociale, ma oggi l’immigrazione nella percezione pubblica è vista in stretta connessione con la criminalità. Chi vive illegalmente in Italia, a priori viene considerato un criminale. Prima non era così, una volta una persona con queste problematiche veniva trattata dal punto di vista burocratico come un caso sociale.

Dal suo punto di vista cosa si dovrebbe fare in Italia, per venire a capo di questo problema?

Non c’è un trucco, con cui si può risolvere tutto, certo. Soprattutto non c’è una soluzione a livello nazionale. L’Europa deve perseguire una concezione complessiva. L’Italia è attraente per i migranti, poiché è circondata da alcuni paesi poveri e facilmente raggiungibile. L’Italia ha firmato accordi con alcuni stati, per regolare l’immigrazione. L’Italia non può superare da sola i movimenti dei migranti.
Der Standard.at

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