16 novembre 2010

In Italia molte cose non vanno - "In Italien funktioniert vieles nicht"

Berlusconis Ausschweifungen beschäftigen viele, auch die katholische Kirche.
Wiener Zeitung: "In Italien funktioniert vieles nicht"

Roma.
La chiesa italiana osserva con preoccupazione la crisi di governo e gli scandali, che gravano sulla reputazione del primo Ministro Silvio Berlusconi.
In occasione dell’assemblea annuale della CEI ad Assisi, i vescovi italiani manifestano preoccupazione per il declino[che sta coinvolgendo] la politica e la società. Non solo i politici ma anche tutte le istituzioni e l’intera società, a cominciare dalla famiglia e dalla scuola, devono ritornare sui valori autentici, rileva il segretario generale della CEI, Mariano Crociata.
„In Italia molte cose non vanno, perché si va sempre in cerca di un responsabile, di un capro espiatorio. Siamo in una posizione preoccupante, ma [possedere] il senso della democrazia significa sentirsi tutti responsabili nell’attuale situazione del paese e osare nuove strade per un rinnovamento/nuovo inizio”, insiste Crociata.
Il presidente della CEI, il cardinal Angelo Bagnasco, ha spiegato, osservando con preoccupazione i recenti sviluppo politici nel paese, che il governo non può più galleggiare/annaspare, deve trovare concrete soluzioni per i problemi dell’Italia. Bagnasco sottolinea, che la qualità della politica italiana è decaduta.
Il governo deve sedersi a tavolino con le forze sociali e i partiti per prendere in mano i problemi dell’occupazione in Italia. Bagnasco invita i cattolici italiani, a partecipare alla politica e alla vita sociale, e allo stesso tempo a mantenere la propria autonomia. A prescindere dai partiti politici ci sono dei valori che nessuno può distruggere, insiste Bagnasco.
La rivista cattolica „Famiglia Cristiana“ già qualche giorno fa, aveva aspramente criticato Berlusconi a causa della sua vita privata. Il capo del governo dovrebbe “farsi curare”. “Non sa controllarsi” ed è “un cattivo esempio” per tutto il paese, ha scritto il settimanale.

Nessun commento: