12 ottobre 2010

Italia : centinaia di migliaia di manifestanti contro i tagli alla scuola


Le Monde: En Italie des centaines de milliers de manifestants contre les coupes à l'école

Secondo gli organizzatori [della manifestazione], UNICOBAS USI/AIT erano 30.000 i giovani a Roma e in totale 300.000 in 80 città italiane a manifestare, venerdì 8 ottobre, per protestare contro i tagli finanziari alla scuola. Le forze dell’ordine hanno indicato per le sole città di Torino e Napoli rispettivamente 10.000 e 4.000 manifestanti, senza comunicare le cifre di Roma, Milano, Siena, Livorno, o Firenze. A Roma, gli studenti delle scuole superiori hanno invocato le dimissioni del ministro per l’istruzione, Mariastella Gelmini.

Durante la crisi economica, il governo di Silvio Berlusconi ha adottato numerose leggi nel 2008 il cui effetto, in cinque anni, tra il 2009 e il 2013, è stato il taglio di circa 9 miliardi di euro e 130.000 posti di lavoro nella scuola.

“Scuole che vanno in rovina”

„In risposta alla enorme mobilitazione di oggi, il ministro Gelmini ripete le stesse frasi pronunciate dal 2008: che lei è l’unica a volere la riforma scolastica e che gli altri sono i partigiani dello stato di fatto”, ha attaccato l’associazione studentesca La Rete. “Ma di quale stato di fatto parla? Di scuole che vanno in rovina? Di professori sotto pagati e demotivati? Non vogliamo mantenere questa realtà, noi vogliamo cambiarla, cambiare il nostro paese e la nostra scuola e per cominciare, cambiare il ministro, che non fa altro che difendere una pretesa riforma formata unicamente da tagli”, ha concluso La Rete. La Gelmini si è rifiutata di ricevere una delegazione di manifestanti che si erano recati sotto le finestre del suo ministero.,

Le manifestazioni hanno causato molte difficoltà nel traffico delle grandi città in cui si sono svolti i cortei di protesta. Secondo l’Ansa, sono avvenuti scontri senza gravi conseguenze,tra i manifestanti e la polizia a Torino, Milano e Firenze.

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